
Nei quadri clinici della DMS (degenerazione maculare senile) nella forma atrofica si possono presentare vari processi: Drusen, atrofia a carta geografica o areolare.
Andiamo a descrivere le drusen.
DESCRIZIONE:
Le drusen o corpi colloidi sono formazioni degenerative di forma rotondeggiante, giallobiancastre, presenti nel polo posteriore.
Si tratta di piccole formazioni prevalentemente lipidiche dove l’azione infiammatoria è scarsa. Si formano nell’EPR (epitelio pigmentato retinico).
Esattamente tra la menbrana di Bruch, che spesso rimanne conservata e il resto degli strati che compongono l’EPR. Questa formazione genera un sollevamento dell EPR e di tutti gli strati retinici conseguenti.
scansione OCT drusen
Nelle immagini da scansione OCT si può verificare la descrizione sopra fatta, notiamo la sollevazione e la sottile linea alla base che indica la membrana di Bruch ancora integra.
Si dividono in drusen hard (dure) o soft (molli).
- Le Hard Drusen sono più piccole di 60 /65 µ, in genere isolate, a margini netti, senza tendenza alla confluenza, sono costituite di materiale ialino. Localizzate sulla zona maculare, si formano dei depositi proteici e glicemici dovuti al riassorbimento sanguineo. Non sono presenti edema ne emorraggie sottoretiniche.
Normalmente sono idrofiliche e pertanto iperfluorescenti in fluorangiografia questo nei primi angiogrammi. Nelle fasi tardive, le drusen dure perdono la loro iperfluorescenza.
hard drusen-
Nella DMS secca sono presenti questa tipologia di depositi sottoretinici. La perdita dell’aquità visiva è di solito graduale e dipende dall’estensione delle lesioni a livello maculare. Non esiste alcun trattamento provato per questa forma; tuttavia, la visione centrale è spesso conservata e non tutti i pazienti vanno incontro ad una grave riduzione delle capacità visive. Possono rimanere stabili per molti anni, ma comunque sottilineano uno stato di allerta che consiglia successivi e periodici controlli.
Soft Drusen o molli di dimensioni maggiori di 65 µm a margini non ben delimitati, normalmente idrofobiche e quindi ipofluorescenti con una fluorescenza tardiva.
Caratterizza le fasi iniziali di una DMS essudativa o umida. I depositi hanno diffusione spaziale maggiore, con bordi indistinti tendono a fondersi il lesioni più ampie. Esiste la probabile possibilità, che si venga a creare nella lesione una zona di ipossia che richiama I vasi sanguinei. Questi prolificherando, generano, sia una sollevazione degli strati retinici, sia una conseguente sofferenza delle connessioni sinaptiche dei neuroni retinici che determinano un conseguente calo del visus e un aggravamento del quadro clinico.
Soft Drusen-
Sono ipofluorescenti nei primi angiogrammi. Nelle fasi tardive, diventano iperfluorescenti in quanto si impregnano di colorante . Possono in rari casi rimanere invariate, non dando quindi nessun segno clinico, solitamente evolvono verso la forma essudativa.
Questi vasi patologici sono causa di essudazione sierosa e di emorragie che danneggiano gravemente le cellule retiniche. Il processo si conclude con la formazione di una cicatrice rotonteggiante (disciforme) in cui i fotorecettori maculari risultano distrutti con conseguente perdita della visione e abbassamento importante del visus. La forma umida è responsabile dell’80% dei casi di cecità legale da degenerazione maculare.
Difetti del campo visivo centrale e distorsione possono essere apprezzati con un test semplice, la griglia di Amsler. In questo test guardando la griglia di quadrettini un eventuale deformazione degli stessi si nota immediatamente.
Queste alterazioni sono dovute all’evolversi di processi ossidativi cellulari.
Quindi per limitare il danno si suggerisce l’integrazione di alte dosi di antiossidanti. In generale queste sostanze sono presenti nella dieta mediterranea ricca di frutta, verdura, pesce e povera di grassi saturi.
Nello specifico le sostanze che scentificamente hanno potere antiossidante per le cellule sono zinco, vitamina C, vitamina E, betacarotene, luteina, Omega-3 che sono acidi grassi poliinsaturi con proprietà antiinfiammatorie e antiangiogeniche (L’angiogenesi consiste nello sviluppo di nuovi vasi sanguinei a partire da altri già esistenti). È un processo di fondamentale importanza in molti processi fisiologici, quali la normale crescita del tessuto, lo sviluppo embrionale, la cicatrizzazione delle ferite, il ciclo mestruale, e patologici. Nel caso invece che si sviluppino negli strati retinici purtroppo comportano le conseguenze sopra citate.