Cartografia pratica part.4°

Quando saliamo su una barca uno strumento che è sempre presente è la bussola.

Questo lo sanno tutti, ma non tutti sanno che la bussola da delle indicazioni che devono essere valutate e corrette.

Ogni tipo di bussola è soggetta a degli errori:

  • Il sistema costruttivo e il livello di qualità di realizzazione hanno una grande influenza sulle indicazioni della bussola. Gli attriti possono introdurre degli errori, sono frutto di un cattivo progetto assieme ad una esecuzione meccanica non precisa. Quindi il mio consiglio è, dato che una buona bussola dura per decenni, non lesinate sulla qualità.
  • Un errore che è presente invece in tutte le bussole, anche le migliori, è quello dovuto alla presenza di masse ferrose nell’imbarcazione o fenomeni elettromagnetici indotti. Nelle navi che sono in acciaio questo fenomeno è molto elevato, meno nelle barche il vetroresina o legno, ma comunque sempre presente. Per ridurre questo errore un perito tecnico specializzato inserisce dei compensatori nella bussola o agisce sugli stessi per regolarli, ove presenti in fase di progetto. Infatti molte bussole per barche da diporto hanno 2 regolazioni per la compensazione.

 

Questa è una semplice procedura per compensare questi errori:

-Navigare con prua a nord sulla bussola di riferimento
(utilizzare una bussola da rilevamento posizionandosi in una zona della barca lontano da metalli e apparecchiature elettriche o elettroniche)

-Regolare la bussola girando la vite di compensazione Nord-Sud apposita finché l’ago non sia allineato al nord.

-Portare la prua ad est regolando la vite di compensazione Est-Ovest finché l’ago non sia allineato all’est

-Ripetere i passaggi precedenti su valori di prua Sud e Ovest ma  questa volta riducendo la deviazione soltanto a metà

Nonostante questi compensatori non si riesce mai ad annullarli completamente una bussola che avrà sempre degli errori che variano in base al suo orientamento.

Nelle navi questa operazione di compilazione della tabella delle compensazioni è eseguita da un tecnico specializzato che rilascia anche una certificazione ufficiale, nelle imbarcazioni come i natanti per certe tipologie di navigazioni (al di sotto delle 6 miglia) non c’è questo obbligo.

È possibile eseguire comunque, per avere la bussola compensata, questa operazione  in modo semplice in prima persona.

Come si fanno i GIRI BUSSOLA

La procedura è quella di porre la barca in uno specchio di mare libero con un rilevamento noto sulla costa ad almeno 3 miglia. Con un a bussola di rilevamento a mano porsi in un punto della barca più possibile lontano da masse ferrose. Eseguire il rilevamento e poi compire una accostata a bassa velocità di raggio minimo di 360°. Eseguire rilevamenti successivi ogni 30°.

Il valore del rilevamento non deve cambiare, in caso contrario spostarsi per trovare un punto neutro sulla barca.

Una volta trovato questo punto ripetere l’operazione “chiamando” ogni 30° il rilevamento, un altra persona annota quanto indica la bussola di governo. Gli inevitabili scostamenti vanno a formare la tabella delle deviazioni residue.

ESEMPIO:

Pm=0°  Pb=1°     dev-1   verso ovest (negativo)

Pm=30°  Pb 31°   dev-1   verso ovest (negativo)

Pm=180  pb 177   dev 3    verso est  (positivo)

 

Questa deviazione andrà sommata algebricamente alla nostra prua bussola insieme al valore della declinazione di cui abbiamo già parlato.

Rotta bussola = Rv – (+- DEC) – (+- DEV)

Questa operazione prende il nome di CORREZIONE.